lunedì 30 novembre 2009

Comunicato stampa sul "mostro del Poggetto" 23 novembre 2009

Il Consiglio Comunale - facendo seguito alla delibera
del 16 aprile u.s. della passata amministrazione - si
prepara ad approvare in via definitiva il Piano di
Recupero dello sciagurato intervento di via Burci
(meglio noto alle cronache cittadine come "mostro
del Poggetto") con la relativa Variante urbanistica.
Approvati il Piano di Recupero e la Variante, il
"mostro" potrà alla fine essere realizzato, e così,
messa una pietra tombale sul rispetto di ogni legge
e regolamento, verrà posto il sigillo della legalità su
uno dei misfatti urbanistico-edilizi più devastanti
che la recente storia di Firenze ricordi.
Il "Comitato di Zona Poggetto e Aree limitrofe" -
che si è battuto in tutti questi anni perchè prevalessero
le ragioni del buon senso e della buona politica - in
un estremo tentativo di far riconsiderare la soluzione
adottata, ha presentato all'Amministrazione, dopo
l'approvazione del Piano dell'aprile scorso, delle
"osservazioni" nelle quali si dimostrava che nessuna
delle questioni che erano state poste in essere dalla
sconsiderata realizzazione del "mostro", aveva trovato
soluzione minimamente accettabile.
E cosa ci è stato risposto dagli Uffici che, a giusta
ragione, i cittadini ritengono in larga parte responsabili
dell'incredibile misfatto?
Che tutto andava bene, che tutto era stato fatto per il
meglio.
Mentre invece noi, alla luce di queste risposte,
intendiamo riaffermare che:

a) il delicatissimo problema delle conseguenze del
dissesto idrogeologico derivante dallo sventramento
della collina, nonostante le nostre richieste, non è
stato monitorato dopo l'indagine Pranzini del 1999
(monitoraggio che secondo logica, avrebbe dovuto
essere preliminare a ogni progetto di recupero).
b) i volumi e le superfici complessive, invece di
diminuire, verranno aumentati rispetto all'esistente
già abnorme da tutti i punti di vista (senza considerare
quant'altro potrà venire fuori dalle prevedibili
"varianti in corso d'opera").
c) le problematiche relative all'impatto sul traffico
della zona (il "mostro", oltre a tutto il resto, ospita
ben 400 posti macchina) sono state sottovalutate
con considerazioni prive di ogni fondamento realistico
sui flussi di transito.

Il "Comitato di Zona Poggetto e Aree limitrofe" lotta
da così tanti anni contro questo autentico rovesciamento
di ogni idea del diritto, del legale e del lecito che ormai -
nel momento in cui si appressa l'ultimo atto - ritiene
non siano rimaste più parole per l'indignazione e per la
denuncia.
Ritiene però che il nuovo Consiglio Comunale, se approverà
questo piano di recupero, si renderà partecipe, al pari
di quelli che da venti anni lo hanno preceduto, di un atto
che resterà emblematicamente a testimoniare, in Firenze,
il premio riservato all'aggressività della speculazione.

Per il "Comitato di Zona Poggetto e Aree limitrofe"

Fabrizio Bencini
Alessandro Mirannalti
Renzo Ves

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