sabato 14 dicembre 2013

ATLAS 01 Quartiere Intelligente - Spazi Docili a Napoli




QUARTIERE INTELLIGENTE
Scala Montesanto, 3 

Vico Canalone all’Olivella 
 80135 – NAPOLI (I)
14 dicembre 2013


Spazi Docili al Quartiere Intelligente nell'ambito di Atlas 01, festival di pratiche urbane e arte pubblica organizzato da MAO - Media & Arts Office ONLUS.
A cura di Vito Campanelli - Danilo Capasso - Alessandra Cianelli - Francesco Quarto.
Abbiamo parlato delle vicende legate al complesso di Sant'Orsola e al Meccanotessile. E poi Foucault, Ranciere, Zizek, STALKER, Galleria Occupata, Rudere project, etc...

Spazi Docili at Quartiere Intelligente for Atlas 01, urban practices and public art festival organised by MAO - Media & Arts Office ONLUS.
Curated by Vito Campanelli, Danilo Capasso, Alessandra Cianelli and Francesco Quarto.
We talked about the Sant'Orsola monastery and the former Mechano-textile complex. And then Foucault, Ranciere, Zizek, STALKER, Galleria Occupata, Rudere project, etc...




Photo by Alberta Laurentino

 La nuova idea di MAO Media & Arts Office ONLUS si chiama ATLAS. Ripartiamo da un atlante, con l’intenzione di condensare traiettorie culturali disperse nella dinamica di un evento laboratorio/brainstorming, un playground di critica e fertilizzazione reciproca.

Due intensi giorni di attività dedicate all’arte, ai media, ai contesti urbani interessati da pratiche che guardano all’architettura, alla natura e al paesaggio, alle nuove ecologie economiche e culturali, alla costruzione di comunità e all’attivismo.



ATLAS 01 è un evento organizzato da
MAO Media & Arts Office ONLUS
in collaborazione con Quartiere Intelligente
e con la partecipazione speciale di
Corso di Nuove Tecnologie per l’Arte (NTA)
Accademia di Belle Arti di Napoli.
 

www.quartiereintelligente.it

sabato 7 dicembre 2013

PROJECTS INTO FOCUS_RAVE/ SPAZI DOCILI/TRIAL VERSION - Studio Tommaseo, Trieste



Studio Tommaseo - Trieste Contemporanea
“Projects into Focus”
via del Monte 2/1, Trieste
7 dicembre 2013
 
Sabato 7 dicembre alle 18.00 Trieste Contemporanea promuove allo Studio Tommaseo di Trieste un nuovo appuntamento “Projects into Focus”, format sperimentato con successo dal comitato triestino nella due-giorni di aggiornamento sull’arte contemporanea europea “Running Time” di fine novembre e dedicato alla presentazione di progetti artistici e curatoriali in corso d’opera. A Trieste l’evento è organizzato da RAVE sul tema dei 'luoghi atipici' dell'arte, insieme a Spazi Docili e a Trial Version. Lo staff della residenza d’artista friulana si confronterà con due progetti italiani nati a Firenze e con le diverse giovani realtà che anche da noi affrontano e discutono analoghi progetti sostenibili di riqualificazione architettonica e artistica di spazi urbani.
Moderato da Isabella Pers, per RAVE, e avendo ospiti Christian Costa di Spazi Docili e Michela Lupieri di Trial Version, l’incontro si prospetta di grande interesse. L’iniziativa è svolta con l’adesione della Casa dell’Arte di Trieste.


Photo by Tiziana Pers


venerdì 22 novembre 2013

Spazi Docili partecipa alla mostra collettiva "THE ENTROPY OF ART: A CATALOGUE" - Galeria Entropia, Wrocław (Polonia)



25 lat entropii we Wrocławiu | 25 years of entropy in Wrocław
KATALOG ENTROPII SZTUKI | THE ENTROPY OF ART: A CATALOGUE
wystawa | publikacja | pokazy | zdarzenia
exhibition | book | screenings | events

Galeria Entropia, Wrocław (Poland)
22.11 - 30.12.2013





mercoledì 20 novembre 2013

Spazi Docili partecipa alla conferenza internazionale "Art Mediation – New Interaction Between Artist, Artefact And Audience" a Wrocław (Polonia)



International conference
“Art Mediation – New Interaction Between Artist, Artefact And Audience”

The Eugeniusz Geppert Academy of Art and Design, Wrocław (Poland)
20-21. November 2013


sabato 9 novembre 2013

Si può produrre identità? - Workshop ed intervento nello spazio pubblico presso il tabernacolo di Borgo Allegri Firenze


Si può produrre identità? - Progetto Arcus con la collaborazione del Comune di Firenze
workshop ed intervento nello spazio pubblico presso il tabernacolo di Borgo Allegri

Fabrizio Ajello – Il tabernacolo di Borgo Allegri / Borgo Allegri aedicula
da sabato 9 novembre a sabato 16 novembre 2013

 Come titolo un quesito a cui non si può dare una risposta definitiva o univoca: Si può produrre identità?
Per secoli nicchie ed edicole sono state percepite e “vissute” come sedi privilegiate del sacro e dell’identità, vere e proprie soglie spazio-temporali, come luoghi magici, dinamici, funzionali per la vita delle persone in transito e per gli abitanti dei luoghi circostanti. Spazi in cui sacro e rappresentazione del sacro, polemica politica e punto di vista cittadino, messa in scena teatrale e metateatrale si sono incontrati per lungo tempo.
Oggi, in molte città italiane e nelle loro periferie, le edicole sono state inglobate nell’intricato tessuto urbano, spesso dimenticate in angoli ciechi di palazzine ormai moderne, svuotate delle presenze divine per divenire nidi privi di vita. Alcune di esse racchiudono ancora affreschi sbiaditi o ex voto difesi da vetrate, molte altre sono ormai solo cavità nude, abbandonate alle intemperie e all’inquinamento.

L'intervento mira a coinvolgere chi frequenta e vive quotidianamente il giardino di Borgo Allegri e a rileggere l'importanza e la validità del tabernacolo ivi ubicato. L'attività sarà divisa in due momenti.

Nel primo, a partire da sabato 9 novembre 2013, l'artista coinvolgerà, in collaborazione con l'Associazione intergenerazionale che gestisce il luogo, i bambini che frequentano lo spazio giochi del giardino con un workshop, che stimolerà la fantasia dei partecipanti al fine di immaginare una nuova rappresentazione per il tabernacolo, partendo da ciò che rimane visibile del dipinto originario. I bambini, su fogli predefiniti dall'artista dovranno completare la parte mancante.

In un secondo tempo, partendo proprio dalle indicazioni visive dei disegni, l'artista realizzerà una serie di favole che cercheranno di mescolare realtà e finzione, immaginari e riflessioni sul tabernacolo, storie e suggestioni, che verranno messe in scena con una performance-azione teatrale nello spazio antistante la nicchia.

The title of this project is a question we cannot answer to in a definitive and unambiguous way: Can we produce identity?
For centuries niches and aediculae has been perceived and ‘lived’ as favoured location of the sacred, as real thresholds in space and time, as magic, dynamic places, functional for the life of both the passersby and the local communities. For a long time sacred and its representation, political polemic and citizens points of view, theatrical and metatheatrical mise-en-scene met in these spaces.
Today, in many Italian cities and in their peripheries, these aediculae has been encompassed in the intricate urban structure, often forgotten in corners of renovated buildings, emptied of their divine presences and turned into nests without life. Some of them still contain faded frescos or ex-votos defended by some glass, many others are only naked cavities by now, exposed to the elements and to pollution.

The intervention aims at involving those who attend and daily live the Borgo Allegri garden and to reinterpret the importance and validity of the aedicula located there. The intervention will be divided into two parts.

In the first, starting Saturday, November 9th, 2013, the artist will involve with a workshop, in collaboration with the intergenerational Association who runs the place, the children who attend the play area in the garden. The workshop will stimulate the imagination of the participants in order to conceive a new representation for the tabernacle, starting from the visible part of the original painting. The children will have to complete the missing part on paper sheets predefined by the artist.

In a second phase, starting from the visual ideas expressed by the drawings, the artist will create a series of stories which will try to mix reality and fiction, imaginary and reflections on the tabernacle. These stories will be then staged with a performance-theatrical action in the space in front of the niche.

lunedì 4 novembre 2013

SPAZI DOCILI @ Standbyldings, Bari, 4-5,11.2013


Standbyldings

due giornate sul riuso del paesaggio urbano in abbandono

Officina degli Esordi, Bari, 4-5 novembre 2013

Sono intervenuti:

• Temporiuso/Isabella Inti/Milano
• Manifetso 2020/Claudio Farina/Trieste
• Tspoon/Eliana Saracino/Roma
• Spazi Docili/Christian Costa/Firenze
• Ciclostile architettura/Giacomo Beccari/Bologna
• Lost and Found/Flavia De Girolamo/Viterbo
• :esibisco/Giacomo Zaganelli/Firenze-Berlino
• ICSplat/Antonio Rizzo/Caltagirone
• Rudere/Luigi Greco/Agrigento-Roma
• Impossible living/Daniela Galvani/Milano
• Cluster Theory/Elisa Poli/Ferrara
• Primulecaserme/Alessandro Santarossa/Venezia
• Spazi Indecisi/Francesco Tortori/Forlì
• Agile/Michele De Mori/Verona
 
Stanbyldings dà anche il nome ad un laboratorio della durata di due giorni, in cui collettivi e gruppi di ricerca, provenienti da tutta Italia, metteranno a confronto le differenti esperienze di riuso del paesaggio urbano in abbandono, per costruire un'agenda condivisa su reti, risorse, strategie e strumenti di intervento.

Il laboratorio ospita le esperienze dei principali gruppi (collettivi, associazioni, ricercatori, ecc) che lavorano attorno al tema del riuso abitativo attraverso prospettive interpretative ed operative eterogenee, che spaziano dall’arte allo sfruttamento delle reti sociali e del web, dall’uso dei dispositivi mobili all’autocostruzione o alla ricerca scientifica.

Le presentazioni delle esperienze, nella mattinata di entrambe le giornate, punteranno a costruire un quadro strutturato delle strategie di riuso impiegate. Nel pomeriggio del primo giorno, invece, vi sarà un focus su caso pugliese e sul fermento che nel territorio regionale si è verificato in merito alla riattivazione di edifici in stato di abbandono. L’obiettivo del laboratorio è infatti quello di costituire una piattaforma di condivisione teorica e operativa.

Nel pomeriggio delle due giornate i gruppi invitati, assieme ai partecipanti al laboratorio, saranno impegnati alla definizione di un documento comune che orienti il dibattito inerente i temi del riuso e che metta a punto proposte di tipo normativo e collaborativo.


Il laboratorio è realizzato con il contributo dell'iniziativa "Laboratori dal Basso" di Regione Puglia cofinanziata dall’UE attraverso il PO FSE 2007–2013 e del Politecnico di Bari.  

sabato 5 ottobre 2013

Voyage Voyage - Spostamenti di senso nell'arte contemporanea, - Talk presso Madein Filandia, Pieve a Presciano (AR)


Voyage Voyage
Madein Filandia - Pieve a Presciano (AR)

Sabato 5 ottobre Spazi Docili ha partecipato a "Voyage Voyage, spostamenti di senso nell'arte contemporanea”, conversazione curata da Pietro Gaglianò, nell’ambito di MADEINFILANDIA 2013.
E' stata l’occasione per raccontare le varie tappe in giro per il mondo che hanno portato un artista tosco-palermitano e uno italo-polacco a creare un progetto di arte pubblica proprio a Firenze.
Se non il confronto con il genius loci non è un elemento fondante della propria vita, è difficile (e un po’ presuntuoso) pensare di poter creare lavori artistici in luoghi diversi dal proprio…


On Saturday, October 5th, Spazi Docili [Docile Spaces] participated in “Voyage Voyage, shifts of meaning in contemporary art”, a talk curated by Pietro Gaglianò, part of MADEINFILANDIA 2013.
This conversation was an opportunity to describe the various steps around the world which have brought an Italian/Polish artist and another one from Palermo/Tuscany to create a public art project just in Florence.
If the confrontation with the genius loci is not a fundamental element of your life, it is difficult (and a little bit arrogant) to think to be able to create artworks in places other than your own...






PROGRAMMA:

venerdì 4 OTTOBRE
dalle 17.30 visita alle installazioni
alle 17.30 "Voyage Voyage". Spostamenti di senso nell'arte contemporanea, conversazione con Pietro Gaglianò e Diego Segatto.
alle 19 performance di Luigi Presicce "La certifica delle mani"
dalle 20 performance di Eugenia Vanni "Il Secondo Passeggero"
dalle 22.30 musica e bar

sabato 5 OTTOBRE (Giornata del Contemporaneo)
dalle 13 alle 20 visita alle installazioni
alle 17.30 "Voyage Voyage". Spostamenti di senso nell'arte contemporanea, conversazione con Pietro Gaglianò e Spazi Docili.

domenica 6 OTTOBRE
dalle 13 alle 20 visita alle installazioni
alle 13 presentazione del progetto "Barter the Solar Cooking" di Michelangelo Consani
alle 16.30 performance di Oh Petroleum
alle 17.30 performance di Loredana Longo "Scuola del pianto, 3"
durante la giornata "Circles", esercizio condiviso di consapevolezza, di Vera Pravda

venerdì 28 giugno 2013

The Wall (archieves) #8 - 27.06.2013




Borgo Loreto/SP
via Loreto 1 - 26100 Cremona
apertura dal 28 giugno al 30 agosto 2013
giorni giovedì venerdì e sabato 9-13 e su prenotazione


Spazi Docili

Gioie Fiorentine
progetto per ‘The Wall’ di Pietro Gaglianò

Il progetto ‘Gioie Fiorentine’ intende esaminare in maniera sistematica quanto l’immaginario sessuale plasmi la forma esteriore e simbolica di una città e quanto esso ci possa influenzare, in maniera soprattutto inconscia, nella comprensione e nell’esperienza di un luogo.

Il potere usa da sempre l’inconscio (anche sessuale – vedi Berlusconi o Mussolini) per far penetrare più in profondità la propria presa. In paesi di cultura tradizionale, patriarcale, clericale come l’Italia esso è legato strettamente ad un immaginario di stampo maschile/maschilista. I luoghi (sia quelli simbolici che quelli pubblici o ordinari) si rivestono perciò di una ‘patina rappresentativa’ dalle svariate risonanze semiotiche tra le quali quella sessuale non manca mai.

Il potere per esprimersi deve incarnarsi e materializzarsi/prendere forma. E i modelli sessuali rappresentano uno dei suoi vettori più potenti con le loro dinamiche di dominazione, subordinazione, accoglienza, cedevolezza.
La classe politica di un luogo è sempre causa ed effetto della cultura locale e dell’immaginario (estetico come sessuale) locale. E la Firenze di oggi non sfugge alla regola.

Confrontandoci con il tema di ‘The Wall’ abbiamo convenuto da subito nell’interpretare l’idea di ‘muro’ non come rigida separazione ma come confine osmotico, come diaframma tra due aree di senso attigue.
Il lavoro che proponiamo va in questo senso esplorando il confine che delimita/definisce la rappresentazione e la strumentalizzazione politica, l’usare un luogo e l’essere usati da esso e dall’idea di Potere che esso contiene.
La classe politico-burocratico-amministrativa italiana ci rende quotidianamente donne-oggetto e uomini-oggetto imponendoci le conseguenze della propria incapacità. Spazi Docili vuole ribaltare questa dinamica attraverso l’uso dei linguaggi estetici e dimostrare quanto sia facile, per artisti ed intellettuali che lo vogliano fare, manipolare il punto di vista attraverso il quale guardiamo i potenti. Una volta tanto gli ‘oggetti’ siano loro.



Spazi Docili [Docile Spaces]
Gioie Fiorentine [Florentine delights]
For Pietro Gaglianò’s project ‘The Wall’

The ‘Florentine delights’ project analyzes in a systematic way how the sexual imagery shapes the outward and symbolic form of a city and how it is able to affect us, especially in an unconscious way, in the understanding and in the experience of a place.

Power has always used the unconscious (including the sexual one - see Berlusconi or Mussolini) to penetrate deeper into society. In countries of traditional, patriarchal, clerical culture as Italy, Power is closely linked to a male/macho imagery. Every kind of place – symbolic, public or even ordinary ones - has therefore a sort of ‘representative skin’ which has various semiotic resonances, and the sexual one is always present.

Power has to incarnate and materialize/take shape to express itself. And the sexual models are among its most powerful carriers with their dynamics of domination, subordination, acceptance, compliance.
The political class of a specific place is always cause and effect of the local culture and of the local - aesthetic or sexual - imaginary. Today’s Florence is no exception.

Focusing on 'The Wall', we agreed immediately to interpret the idea of a ‘wall’ not as a strict separation but as a permeable border between two areas of contiguous sense.
‘Florentine delights’ goes in this direction exploring the boundary that demarcates/defines the political representation and manipulation, the use of a place and the fact of being used by it with the idea of Power which it contains.
The Italian political-bureaucratic-administrative class turn us every day into object-women and object-men imposing on us the consequences of its incompetence. Spazi Docili [Docile Spaces] wants to reverse this dynamic through the use of aesthetic languages. We aim to demonstrate how easy it is, for willing artists and intellectuals, to manipulate the point of view through which we look at the powerful people. For once, they can be the 'objects'.
 
 
 
 
Un progetto di
Pietro Gaglianò

in collaborazione con
B.go Loreto/SP e la partecipazione del Laboratorio di Quartiere - Dammi il 5 in rete, il gruppo Abi-tanti della Terra e CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea

Giovedì 27 giugno alle ore 18.00, negli spazi di B.go Loreto/SP, inaugura The Wall (archives) #8 – beyond the railway, nuova edizione del progetto che coinvolge artisti, curatori e studiosi chiamati a partecipare con un contributo formale o teorico per creare un archivio mobile: una piattaforma per il dibattito dalla quale scaturiscono esperienze di formazione e laboratori di mappatura sensibile dello spazio sociale.
A Cremona il progetto si colloca con precisione ai margini della città, oltre la ferrovia che separa Borgo Loreto dal centro storico, per una indagine sulla periferia come luogo di decantazione e nuova propulsione culturale. Nato in collaborazione con B.go Loreto/SP e CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea, The Wall #8 prevede la realizzazione di un laboratorio rivolto agli studenti del Liceo Artistico Statale “Bruno Munari” e ai giovani creativi del territorio. Le attività saranno incentrate sull’interpretazione di alcune condizioni di permeabilità dello spazio pubblico e confluiranno in una formalizzazione che verrà presentata in occasione dell’inaugurazione.
Verrà realizzato un secondo laboratorio dedicato alle insegnanti delle scuole cremonesi e incentrato sui temi della comprensione della diversità sociale e della sua valorizzazione.
Per tutto il periodo di permanenza nello spazio di Borgo Loreto, i materiali di The Wall (archives) saranno a disposizione del pubblico in libera consultazione.
The Wall (archives) è nato nel 2010 per aprire un dibattito intorno al concetto di muro, a partire dalla definizione geopolitica di frontiera per esplorare le più diverse interpretazioni sociali, culturali, territoriali, estetiche. Il progetto sviluppa un modello discussione sui linguaggi contemporanei e di comunicazione con il pubblico che reinterpreta la prassi contemporanea dell’archiviazione in funzione creativa. I materiali raccolti sono di qualsiasi natura e formato: performance, video, foto, disegni, o altre opere, testi originali, documenti, libri, riviste, dichiarazioni verbali. The Wall (archives) si muove di città in città ampliandosi col lavoro di nuovi autori incontrati lungo il percorso e assumendo ogni volta un profilo diverso sul piano della condivisione con il pubblico e dei dispositivi messi in opera. Nel corso delle precedenti edizioni, a Firenze, Roma, Bologna, Lecce, Città del Lussemburgo, Santa Croce sull’Arno (Pisa), Cosenza, ha presentato i contributi di oltre 160 autori e ha avviato progetti specifici con le istituzioni e con gli enti di formazione.

http://www.thewallarchives.net/spazidocili.html

sabato 8 giugno 2013

Le viscere del Meccanotessile workshop + talk (Area Meccanotessile e complesso Le Murate)


 Le Viscere del Meccanotessile 
workshop e azione collettiva all'interno della struttura Ex-Officine Galilleo (Meccanotessile)
6 giugno 2013 






Alle 19, al complesso delle Murate, presso la Sala Vetri, Spazi Docili presenterà l'intervento effettuato durante il workshop di giovedì 6 giugno 2013 dentro la struttura del Meccanotessile. Sarà una occasione per raccontare le dinamiche estetico-burocratico-politiche che abbiamo potuto osservare tutti insieme da vicino, per sentire il punto di vista di coloro che hanno partecipato al workshop e discutere del destino dell'area.

At 7 pm, at Le Murate complex in Florence, Italy, Spazi Docili [Docile Spaces] will present the interventions made during the workshop of Thursday, June 6th, 2013 inside the Meccanotessile (former Mechano-textile) complex. It will be an opportunity to describe the aesthetic-political-bureaucratic dynamics we could closely observe, to hear the point of view of those who attended the workshop and to discuss the future of the area.




 

giovedì 23 maggio 2013

Gli spazi urbani fra diritto alla città e capitalismo - talk all'Accademia di Belle Arti di Firenze


Gli spazi urbani fra diritto alla città e capitalismo
giovedì 23 maggio 2013 – dalle ore 17, aula cenacolo
Accademia di Belle Arti di Firenze

Spazi Docili aderisce con entusiasmo al ciclo di incontri 'Gli spazi urbani fra diritto alla città e capitalismo'. Alla finta partecipazione propinataci quotidianamente dal sistema politico e dal sistema dell’arte bisogna reagire diffondendo e discutendo nuovi modelli interpretativi ed operativi del reale. Invitiamo tutti coloro che si sentono distanti dall’attuale agire dell’establishment politico-economico-culturale ad essere presenti e a dare il proprio contributo alla discussione.

Intendiamo usare questo incontro per dare agli studenti dell’Accademia alcuni strumenti pratici e teorici su come costruirsi un PROPRIO progetto di arte pubblica, spiegando il lungo processo che ci ha portati da Progetto Isole (Palermo, dal 2005) a N.EST (Napoli, dal 2007) a Spazi Docili (Firenze, dal 2008).
La seconda parte dell’incontro sarà dedicata al confronto con il pubblico e alla discussione del ruolo civico e politico di artisti e intellettuali all’interno della società.

Gli spazi urbani fra diritto alla città e capitalismo (Urban spaces: capitalism and the right to the city)
Thursday, May 23th, 2013 - from 5.00 pm, aula cenacolo
Academy of Fine Arts, Florence, Italy

Spazi Docili [Docile spaces] takes part with enthusiasm to the 'Urban spaces: capitalism and the right to the city' series of meetings.
It’s vital to react to the fake participation the political system and the art system is foisting on us on a daily basis, spreading and discussing new models to interpret and impact on the real. We invite all those who feel distant from the current actions of the political-economic-cultural establishment to be present and to contribute to the discussion.

We intend to use this meeting to give the students some theoretical and practical tools on how to develop their OWN public art projects, explaining the long process that has brought us from Progetto Isole (based in Palermo since 2005) to N.EST (based in Naples, since 2007) to Spazi Docili [Docile spaces] (based in Florence, since 2008).
The second part of the meeting will be dedicated to a debate with the public and to a discussion about the civic and political role of artists and intellectuals in society.

Organizzato da: Collettivo di Lettere e Filosofia, Consulta degli studenti dell'Accademia:

“Nell’università dequalificata ed espropriata della sua funzione sociale, abbiamo deciso di rivendicarne un’altra: un’università sociale, libera e gratuita.
Lottare per l’Università Sociale significa oggi contrapporsi ai processi di definanziamento, privatizzazione e aziendalizzazione del pubblico; rivendicare vecchi e nuovi diritti, servizi per il diritto allo studio che consentano alla massa di studenti e studentesse precarie di vivere e studiare senza l’ansia del presente e l’angoscia del futuro; organizzare contro corsi come ipotesi di lavoro per la politicizzazione del soggetto studentesco e per la produzione di un’analisi della società ormai scomparsa dai nostri dipartimenti, con cui sperimentare nuove forme di studio, discussione e crescita collettiva.

Controcorsi da costruire con tutti i soggetti (dottorandi e ricercatori in primis) che vivono, studiano e lavorano nell’università contro-riformata.
Controcorsi come strumento d’analisi dei meccanismi che stanno determinando le crisi economiche, le scelte energetiche, le strategie di guerra, l’evoluzione del diritto.
Controcorsi per l’elaborazione di un sapere fatto di analisi collettiva, di critica, di dibattito ma non solo.”

http://collettivoletterefilosofia.noblogs.org/2013/04/04/gli-spazi-urbani-fra-diritto-alla-citta-e-capitalismo/

lunedì 25 febbraio 2013

Lab_Co e Spazi Docili


Lab_Co, progetto di intervento sul territorio focalizzato sull’ex Cotonificio di Alghero (complesso che sotto alcuni aspetti ci ricorda l'ex Meccanotessile di Firenze), ha dedicato un focus a Spazi Docili, nell'ambito della ricerca di esperienze complementari alla loro.

 veduta area dell'area ex Meccanotessile (Firenze)

Visto il momento attuale di smobilitazione politica ed economica, la necessità di lavorare alla costituzione di un network italiano di progetti critici di intervento sul territorio, come si chiede ormai da più parti, ci sembra quantomai pressante.

http://labcoalghero.wordpress.com/cosa-succede-altrove/in-italia/spazi-docili-firenze/


sabato 16 febbraio 2013

Borderlife/Talk presso il Vivaio del Malcantone - Firenze


BORDERLIFE//TALK
Riflessioni attorno al riuso degli spazi abbandonati
Intervengono: Spazi Docili, Vaia Balekis, Trial Version e Temporiuso

Sabato 16 febbraio 2013 – ore 18
Modera Pietro Gaglianò

Cosa vuol dire area ‘dismessa’?
È una categoria economica? Politica? Architettonica? Estetica? Sociale? Urbanistica?
In base a quali considerazioni si possono accomunare edifici/complessi/aree le cui situazioni sono non di rado completamente diverse tra di loro?
Ha senso limitarsi a censire tali spazi senza cercare di comprendere i motivi che li hanno portati alle loro condizioni attuali?
Qual è il loro vero potenziale?
L’uso degli spazi – pubblici e non – a Firenze può essere una chiave di lettura per comprendere il declino delle classi dirigenti italiane?
Più che di nuovi spazi non abbiamo forse maggiormente bisogno di nuovi immaginari?
Studiare gli spazi produttivi (funzionanti o meno), gli spazi pubblici e il loro uso da parte del Potere può permettere ad artisti e intellettuali di sviluppare schemi operativi di intervento utili alla società?
L’arte contemporanea è in grado di geneare - e applicare - strumenti cognitivi e modelli politico-sociali basati sull'intuizione (vedi A.Zmijewski)?
Il sistema dell’arte, nell’usare acriticamente le risorse – spazi, fondi, servizi - che il Potere politico-economico gli mette a disposizione, non accetta così implicitamente di legittimarne l’azione?
L’ideologia e la propaganda sono davvero terminate con la caduta del muro di Berlino, come si affannano costantemente a ripetere svariati soggetti (curiosamente tutti di vedute neo-liberiste)?
In che misura e secondo quali modalità devono essere coinvolti i cittadini nelle decisioni riguardanti gli spazi pubblici?
Qual’è oggi il significato della parola ‘pubblico’?








www.ilvivaiodelmalcantone.com
IL VIVAIO DEL MALCANTONE _centro di ricerca e pratica culturale
Via del malcantone 15, Firenze