venerdì 28 giugno 2013

The Wall (archieves) #8 - 27.06.2013




Borgo Loreto/SP
via Loreto 1 - 26100 Cremona
apertura dal 28 giugno al 30 agosto 2013
giorni giovedì venerdì e sabato 9-13 e su prenotazione


Spazi Docili

Gioie Fiorentine
progetto per ‘The Wall’ di Pietro Gaglianò

Il progetto ‘Gioie Fiorentine’ intende esaminare in maniera sistematica quanto l’immaginario sessuale plasmi la forma esteriore e simbolica di una città e quanto esso ci possa influenzare, in maniera soprattutto inconscia, nella comprensione e nell’esperienza di un luogo.

Il potere usa da sempre l’inconscio (anche sessuale – vedi Berlusconi o Mussolini) per far penetrare più in profondità la propria presa. In paesi di cultura tradizionale, patriarcale, clericale come l’Italia esso è legato strettamente ad un immaginario di stampo maschile/maschilista. I luoghi (sia quelli simbolici che quelli pubblici o ordinari) si rivestono perciò di una ‘patina rappresentativa’ dalle svariate risonanze semiotiche tra le quali quella sessuale non manca mai.

Il potere per esprimersi deve incarnarsi e materializzarsi/prendere forma. E i modelli sessuali rappresentano uno dei suoi vettori più potenti con le loro dinamiche di dominazione, subordinazione, accoglienza, cedevolezza.
La classe politica di un luogo è sempre causa ed effetto della cultura locale e dell’immaginario (estetico come sessuale) locale. E la Firenze di oggi non sfugge alla regola.

Confrontandoci con il tema di ‘The Wall’ abbiamo convenuto da subito nell’interpretare l’idea di ‘muro’ non come rigida separazione ma come confine osmotico, come diaframma tra due aree di senso attigue.
Il lavoro che proponiamo va in questo senso esplorando il confine che delimita/definisce la rappresentazione e la strumentalizzazione politica, l’usare un luogo e l’essere usati da esso e dall’idea di Potere che esso contiene.
La classe politico-burocratico-amministrativa italiana ci rende quotidianamente donne-oggetto e uomini-oggetto imponendoci le conseguenze della propria incapacità. Spazi Docili vuole ribaltare questa dinamica attraverso l’uso dei linguaggi estetici e dimostrare quanto sia facile, per artisti ed intellettuali che lo vogliano fare, manipolare il punto di vista attraverso il quale guardiamo i potenti. Una volta tanto gli ‘oggetti’ siano loro.



Spazi Docili [Docile Spaces]
Gioie Fiorentine [Florentine delights]
For Pietro Gaglianò’s project ‘The Wall’

The ‘Florentine delights’ project analyzes in a systematic way how the sexual imagery shapes the outward and symbolic form of a city and how it is able to affect us, especially in an unconscious way, in the understanding and in the experience of a place.

Power has always used the unconscious (including the sexual one - see Berlusconi or Mussolini) to penetrate deeper into society. In countries of traditional, patriarchal, clerical culture as Italy, Power is closely linked to a male/macho imagery. Every kind of place – symbolic, public or even ordinary ones - has therefore a sort of ‘representative skin’ which has various semiotic resonances, and the sexual one is always present.

Power has to incarnate and materialize/take shape to express itself. And the sexual models are among its most powerful carriers with their dynamics of domination, subordination, acceptance, compliance.
The political class of a specific place is always cause and effect of the local culture and of the local - aesthetic or sexual - imaginary. Today’s Florence is no exception.

Focusing on 'The Wall', we agreed immediately to interpret the idea of a ‘wall’ not as a strict separation but as a permeable border between two areas of contiguous sense.
‘Florentine delights’ goes in this direction exploring the boundary that demarcates/defines the political representation and manipulation, the use of a place and the fact of being used by it with the idea of Power which it contains.
The Italian political-bureaucratic-administrative class turn us every day into object-women and object-men imposing on us the consequences of its incompetence. Spazi Docili [Docile Spaces] wants to reverse this dynamic through the use of aesthetic languages. We aim to demonstrate how easy it is, for willing artists and intellectuals, to manipulate the point of view through which we look at the powerful people. For once, they can be the 'objects'.
 
 
 
 
Un progetto di
Pietro Gaglianò

in collaborazione con
B.go Loreto/SP e la partecipazione del Laboratorio di Quartiere - Dammi il 5 in rete, il gruppo Abi-tanti della Terra e CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea

Giovedì 27 giugno alle ore 18.00, negli spazi di B.go Loreto/SP, inaugura The Wall (archives) #8 – beyond the railway, nuova edizione del progetto che coinvolge artisti, curatori e studiosi chiamati a partecipare con un contributo formale o teorico per creare un archivio mobile: una piattaforma per il dibattito dalla quale scaturiscono esperienze di formazione e laboratori di mappatura sensibile dello spazio sociale.
A Cremona il progetto si colloca con precisione ai margini della città, oltre la ferrovia che separa Borgo Loreto dal centro storico, per una indagine sulla periferia come luogo di decantazione e nuova propulsione culturale. Nato in collaborazione con B.go Loreto/SP e CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea, The Wall #8 prevede la realizzazione di un laboratorio rivolto agli studenti del Liceo Artistico Statale “Bruno Munari” e ai giovani creativi del territorio. Le attività saranno incentrate sull’interpretazione di alcune condizioni di permeabilità dello spazio pubblico e confluiranno in una formalizzazione che verrà presentata in occasione dell’inaugurazione.
Verrà realizzato un secondo laboratorio dedicato alle insegnanti delle scuole cremonesi e incentrato sui temi della comprensione della diversità sociale e della sua valorizzazione.
Per tutto il periodo di permanenza nello spazio di Borgo Loreto, i materiali di The Wall (archives) saranno a disposizione del pubblico in libera consultazione.
The Wall (archives) è nato nel 2010 per aprire un dibattito intorno al concetto di muro, a partire dalla definizione geopolitica di frontiera per esplorare le più diverse interpretazioni sociali, culturali, territoriali, estetiche. Il progetto sviluppa un modello discussione sui linguaggi contemporanei e di comunicazione con il pubblico che reinterpreta la prassi contemporanea dell’archiviazione in funzione creativa. I materiali raccolti sono di qualsiasi natura e formato: performance, video, foto, disegni, o altre opere, testi originali, documenti, libri, riviste, dichiarazioni verbali. The Wall (archives) si muove di città in città ampliandosi col lavoro di nuovi autori incontrati lungo il percorso e assumendo ogni volta un profilo diverso sul piano della condivisione con il pubblico e dei dispositivi messi in opera. Nel corso delle precedenti edizioni, a Firenze, Roma, Bologna, Lecce, Città del Lussemburgo, Santa Croce sull’Arno (Pisa), Cosenza, ha presentato i contributi di oltre 160 autori e ha avviato progetti specifici con le istituzioni e con gli enti di formazione.

http://www.thewallarchives.net/spazidocili.html

sabato 8 giugno 2013

Le viscere del Meccanotessile workshop + talk (Area Meccanotessile e complesso Le Murate)


 Le Viscere del Meccanotessile 
workshop e azione collettiva all'interno della struttura Ex-Officine Galilleo (Meccanotessile)
6 giugno 2013 






Alle 19, al complesso delle Murate, presso la Sala Vetri, Spazi Docili presenterà l'intervento effettuato durante il workshop di giovedì 6 giugno 2013 dentro la struttura del Meccanotessile. Sarà una occasione per raccontare le dinamiche estetico-burocratico-politiche che abbiamo potuto osservare tutti insieme da vicino, per sentire il punto di vista di coloro che hanno partecipato al workshop e discutere del destino dell'area.

At 7 pm, at Le Murate complex in Florence, Italy, Spazi Docili [Docile Spaces] will present the interventions made during the workshop of Thursday, June 6th, 2013 inside the Meccanotessile (former Mechano-textile) complex. It will be an opportunity to describe the aesthetic-political-bureaucratic dynamics we could closely observe, to hear the point of view of those who attended the workshop and to discuss the future of the area.