sabato 9 novembre 2013

Si può produrre identità? - Workshop ed intervento nello spazio pubblico presso il tabernacolo di Borgo Allegri Firenze


Si può produrre identità? - Progetto Arcus con la collaborazione del Comune di Firenze
workshop ed intervento nello spazio pubblico presso il tabernacolo di Borgo Allegri

Fabrizio Ajello – Il tabernacolo di Borgo Allegri / Borgo Allegri aedicula
da sabato 9 novembre a sabato 16 novembre 2013

 Come titolo un quesito a cui non si può dare una risposta definitiva o univoca: Si può produrre identità?
Per secoli nicchie ed edicole sono state percepite e “vissute” come sedi privilegiate del sacro e dell’identità, vere e proprie soglie spazio-temporali, come luoghi magici, dinamici, funzionali per la vita delle persone in transito e per gli abitanti dei luoghi circostanti. Spazi in cui sacro e rappresentazione del sacro, polemica politica e punto di vista cittadino, messa in scena teatrale e metateatrale si sono incontrati per lungo tempo.
Oggi, in molte città italiane e nelle loro periferie, le edicole sono state inglobate nell’intricato tessuto urbano, spesso dimenticate in angoli ciechi di palazzine ormai moderne, svuotate delle presenze divine per divenire nidi privi di vita. Alcune di esse racchiudono ancora affreschi sbiaditi o ex voto difesi da vetrate, molte altre sono ormai solo cavità nude, abbandonate alle intemperie e all’inquinamento.

L'intervento mira a coinvolgere chi frequenta e vive quotidianamente il giardino di Borgo Allegri e a rileggere l'importanza e la validità del tabernacolo ivi ubicato. L'attività sarà divisa in due momenti.

Nel primo, a partire da sabato 9 novembre 2013, l'artista coinvolgerà, in collaborazione con l'Associazione intergenerazionale che gestisce il luogo, i bambini che frequentano lo spazio giochi del giardino con un workshop, che stimolerà la fantasia dei partecipanti al fine di immaginare una nuova rappresentazione per il tabernacolo, partendo da ciò che rimane visibile del dipinto originario. I bambini, su fogli predefiniti dall'artista dovranno completare la parte mancante.

In un secondo tempo, partendo proprio dalle indicazioni visive dei disegni, l'artista realizzerà una serie di favole che cercheranno di mescolare realtà e finzione, immaginari e riflessioni sul tabernacolo, storie e suggestioni, che verranno messe in scena con una performance-azione teatrale nello spazio antistante la nicchia.

The title of this project is a question we cannot answer to in a definitive and unambiguous way: Can we produce identity?
For centuries niches and aediculae has been perceived and ‘lived’ as favoured location of the sacred, as real thresholds in space and time, as magic, dynamic places, functional for the life of both the passersby and the local communities. For a long time sacred and its representation, political polemic and citizens points of view, theatrical and metatheatrical mise-en-scene met in these spaces.
Today, in many Italian cities and in their peripheries, these aediculae has been encompassed in the intricate urban structure, often forgotten in corners of renovated buildings, emptied of their divine presences and turned into nests without life. Some of them still contain faded frescos or ex-votos defended by some glass, many others are only naked cavities by now, exposed to the elements and to pollution.

The intervention aims at involving those who attend and daily live the Borgo Allegri garden and to reinterpret the importance and validity of the aedicula located there. The intervention will be divided into two parts.

In the first, starting Saturday, November 9th, 2013, the artist will involve with a workshop, in collaboration with the intergenerational Association who runs the place, the children who attend the play area in the garden. The workshop will stimulate the imagination of the participants in order to conceive a new representation for the tabernacle, starting from the visible part of the original painting. The children will have to complete the missing part on paper sheets predefined by the artist.

In a second phase, starting from the visual ideas expressed by the drawings, the artist will create a series of stories which will try to mix reality and fiction, imaginary and reflections on the tabernacle. These stories will be then staged with a performance-theatrical action in the space in front of the niche.

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